Giovane 25enne vuole farsi sfondare da un superdotato. E provare il primo grande cazzo della sua vita

Era un sabato sera di agosto, mi ero appena preparata per una serata in discoteca con le mie amiche. Avevo indossato un top nero aderente che metteva in risalto la mia terza di seno, una minigonna bianca molto corta e un paio di stivaletti con tacco dodici, sotto avevo solo un tanga rosa.

Vesto mini aderente, body trasparente, giacca e mi dirogo ad un aperitivo, dove avrei dovuto incontrare uno sconosciuto.

....... Con un solo tuo gesto mi ritrovai contro la parete, il tuo respiro addosso, troppo forte, sembravi incontrollabile. Dolcemente mi bloccasti i polsi, non volevi che scappassi ancora da te….. mi desideravi da troppo tempo ormai per poter ancora controllare la tua voglia di me. (continua)

Salve amici oggi inserisco un racconto frutto della mia fantasia che ho immaginato di scrivere a due mani assieme ad un caro amico, spero sia di vostro gradimento.


Papà aveva deciso di farmi un regalo : di mandarmi in vacanza dai nonni per due mesi di sole e mare stupendi…finalmente, sarei stata sola, anch'io, però, avevo deciso di farmi un regalo : il mio primo uomo!

Forse non lo sapete, ma a me l’inverno piace davvero tanto…

Quella sera i nostri ragazzi tornarono verso le sei. Vittoria ed io eravamo ancora in spiaggia quando loro arrivarono. Si sedettero con noi e ci raccontarono della loro giornata e delle lunghe immersioni che avevano fatto. Parlavano di mare, di pesci, di fucili da sub, della barca, di Sotiris, il ragazzo greco che li aveva accompagnati e di cui erano ormai divenuti grandi amici

Siamo arrivati il lunedì verso mezzogiorno….consegnati i documenti…. assegnatoci i bungalow….

La sissy finì di prepararsi controllandosi un'ultima volta allo specchio, prima di presentarsi alla sua Padrona che stava per uscire.

La Sua mano che fruga la tua intimità, presenza estranea quanto padrona.. Monta l'orgasmo, bussa forte alla tua soglia ma non gli permetti di esplodere, non vuoi......

Un giorno ho presi il treno per andare al mare dai nonni. Salita, mi siedo, alla prima fermata del treno sale un ragazzo, biondino occhi maledettamenti verdi, stupendi, si siede vicino a me, unico posto libero della carozza.ci guardiamo per un secondo, lunghissimo, lo squadro da capo a piedi, mi piace, però me ne ritorno alla mia musica e a guardare fuori.

Ecco era li. Quanto era bello lui, alto moro, e con gli occhi verdi, un fisico da paura, non troppo palstrato ma neanche troppo smilzo. Io ero seduta sul bordo della piscina, che prendevo il sole lasciando le gambe in acqua.

Finalmente ce l’ho fatta e dopo due giorni mi sono liberata dell’ idraulico e del muratore

Un mio amico di cam ha sempre voglia di fare scherzi..questa volta l'abbiamo combinata grossa! Sentite che storia... Tutto quello che leggerete non è frutto della mia fantasia, bensì del mio reale trascorso :)

Ora passavo la lingua sulla cappella, ora la sfioravo con le labbra, ora mi facevo scivolare il pene lungo la guancia. Mi rendevo conto di essere posseduta, quasi divorata, da un desiderio oscuro e sconosciuto, di leccare e di succhiare la virilità di Luca con una smania ed una frenesia mai provate in passato.

Ero uscita sulla terrazza dopo aver bevuto la prima tazza di caffè di quella giornata, in quei momenti in cui la pallida luce dell’alba lascia gradatamente il posto ad un chiarore diffuso, così restituendo alla luce, dopo il buio della notte, la spiaggia ed il mare, splendida vista di fronte a quella casa che avevamo affittato per le vacanze

Andammo in piscina…potete immaginare come i miei occhi cercassero colui che la sera prima mi aveva così scombussolata….

Non ero mai stata ad un appuntamento come quello. Suonai e mi fu aperto subito, senza chiedere nulla. La grande porta automatica si spalancò su delle enormi scale in marmo... mi affacciai nell'antro e vidi una piccola testolina che mi chiamava... “terzo piano

Mi svegliai di buon umore quella mattina..fuori era fresco e un timido sole si affacciava sulla città..Sarei stata libera per i seguenti due giorni e avevo deciso di dedicarmi completamente alle mie cose..


In una serata calda d'estate, J. mi chiede di accompagnarlo al cinema con un gruppo di amici suoi. Nonostante la serata troppo afosa, decido di accettare e mi preparo per la serata mettendo tacchi vertiginosi e un vestitino corto bianco, tanto trasparente da lasciar vedere l'intimo sexy che indosso. Trovato il parcheggio, ci avviammo al cinema, e...

Ero rimasta in citta quell’estate , ero sola annoiata , sentivo il peso del caldo
 che mi opprimeva questa città , sembravo aver perso

Un giovedì mattina ricevetti un messaggio dal mio ex che diceva: stasera c'é una sorpresa per te! volevo sapere a tutti i costi cosa fosse perché sono molto curiosa!

Gli avvenimenti dell’estate di tre anni fa, in quel villaggio turistico a Corfù, impressero una profonda e radicale svolta alla mia vita di donna. Da allora, da quei giorni incredibili, l’immagine della mia esistenza e la percezione di me stessa sono cambiate in modo totale.

Con un ultimo schiaffetto su una natica, Anastasia mi chiese di girarmi. Lentamente, riemergendo a fatica da quegli erotici pensieri ai quali mi ero lasciata andare, mi voltai, guardandola in viso. E sentii il mio cuore perdere un colpo

Ma, evidentemente, non era così. L’atteggiamento di Vittoria parlava da solo. Ero sicura che ora anche lei la desiderasse, la volesse, la sognasse nuda, tra le sue braccia. Pensai con angoscia e rabbia alle mani di Anastasia su Vittoria, sulla sua schiena, sulle sue lunghe gambe.

- Paolo, sei uno stronzo. Sei veramente un grande stronzo ! - gli sibilò velenosa. - No, gli stronzi sono due ! - aggiunsi io, guardando furiosa Luca. I ragazzi, sorpresi dalla nostra improvvisa reazione, smisero di ridere all’istante. Nessuno parlava, ed il silenzio era carico di tensione ed elettricità.

Ed io non la feci attendere nemmeno un attimo. Davanti agli sguardi torbidi ed eccitati dei due ragazzi, mi inginocchiai di fronte a lei e, come era stato per Paolo e per Luca, presi a dar sollievo alla sua libidine con la mia bocca.